La "casetta" di Nonna Peppina
So già che mi attirerò, come minimo, le antipatie (per non dire di peggio) di tutti coloro che avranno la bontà di leggermi... ma io di questa storia non NE POSSO PIU'!!!
Per quei pochissimi che non ne sono a conoscenza, faccio un brevissimo riassunto.
Non sono riuscita a sapere in quale anno... ma la villa dove abitava questa nonnina è stata distrutta da un terremoto.
La nonnina in questione ha due figlie femmine, un genero e presumo anche dei nipoti.
La cosa più logica sarebbe stata che fosse andata a vivere con una delle figlie, visto, tra l'altro, che le figlie non l'hanno abbandonata al suo destino.
Ma no... una soluzione troppo logica... la nonnina ha puntato i piedi... lei dai suoi monti non voleva andarsene... e così le figlie le hanno costruito una "casetta".
Alla faccia della casetta... dico io... guardate la foto...
Beate loro che dispongono, evidentemente, di buone risorse economiche.
Non solo... da quello che ho letto... queste figlie, compreso il genero, ogni sera la vanno a prendere per portarla a casa loro, per riportarla indietro la mattina dopo.
Ma stiamo "pazziann" direbbero a Napoli!!!!
Se tu nonnina di 95 anni non sei più nel pieno possesso delle tue facoltà mentali (anche se TUTTI si ostinano a dire il contrario)... come minimo sei una "nonnina bizzosa".
Come ben sappiamo le bizze le fanno i bambini piccoli... e cosa si fa con loro quando fanno i capricci???
Li si accontenta o forse si dà loro uno sculaccione?
Lo sculaccione metaforico da dare a nonna Peppina era quello di dire:
"Ora basta... lassù non ci torni più. Non puoi vivere senza vedere i tuoi monti? Bene, li fotografiamo e ti facciamo fare una bella gigantografia e la mettiamo nella tua camera!!!!"
E ora scatenatevi pure... ma prima chiedetevi... vostra madre di 95 anni la lascereste da sola tutto il giorno, in una casetta sperduta sui monti???
Io, se avessi ancora la fortuna di averla... NO e poi NO!!!!